Ogni volta che si effettua una misura si introducono diversi tipi di errori e quindi il valore che otteniamo è da considerarsi incerto.
In ogni misura ci possono essere due tipi di errori:
- Gli errori accidentali o causali sono dovuti al caso, non sono prevedibili, effettuando più volte la misura gli errori tendono a compensarsi. Un errore molto frequente in laboratorio e il cosiddetto errore di parallasse.
- Gli errori sistematici possono dipendere, invece dal tipo di strumenti utilizzati, dalla loro non perfette taratura, ma anche dal metodo sperimentale seguito. A differenza degli errori casuali, che tendono a compensarsi eseguendo più volte la stessa misura, gli errori sistematici si ripetono sempre identici e alterano il risultato.
- Il risultato di una misura non è mai il valore esatto di una grandezza , ma deve essere associato a un errore, come ad esempio all’incertezza dello strumento pertanto quando scriveremo una misura ad esempio lunghezza 1,5 cm (misura con righello) scriveremo 1,5 cm + – 0,1 cm ovvero la misura da noi ottenuta può variare da 1,4 cm a 1,6 cm.
- Il valore medio non è altro che il rapporto tra la somma delle misure ripetute e il numero delle misure, ovvero:
Vm=somma delle misure / numero delle misure; m1 + m2 + m3.. / 3..
- La semidispersione massima o errore assoluto si ottiene dalla differenza (delle misure effettate) del valore più grande e del valore più piccolo diviso due, Ea o SD = (Vmax – Vmin) / 2
- L’errore relativo Er indica la precisione di una misura ed è il rapporto fra l’errore assoluto e il valore medio Er= Ea/Vm (da ricordare che l’errore relativo non ha unità di misura perché è un rapporto fra grandezze omogenee.
- L’errore relativo percentuale Er% = Er *100